Titolo : | Amedeo Modigliani | Tipo di documento: | materiale a stampa | Editore: | Milano : Fabbri | Data di pubblicazione: | 1963 | Numero di pagine: | [8] p., XVI p. di tav. | Ill.: | ill. | Dimensioni: | 36 cm | Note generali: | In custodia. | Lingua : | Italiano (ita) | Parole chiave: | Modigliani, Amedeo Modigliani, Amedeo Opere | Indicizzazione: | 759.5 PITTURA ITALIANA | Sommario: | A Livorno, da una famiglia di origine ebrea, nasce il 12 luglio 1884 Amedeo Modigliani figlio di Flaminio gestore di un'attività finanziaria e di Eugenie Garsin ebrea di Marsiglia. Di salute gracile fin dalla prima infanzia, il piccolo Amedeo si ammala di pleurite prima e di tifo con complicazioni polmonari poi. Nel 1901 la tubercoli minaccia seriamente il suo debole organismo, costringendolo a un lungo periodo di cure e di riposo. Nel 1902 si iscrive all'Accademia di belle Arti di Firenze prima e di Venezia poi ma solo una città esercita un fascino irresistibile su di lui: Parigi, la capitale artistica d'Europa. E fra Montmartre e Montparnasse, i due quartieri in cui si svolgerà l'arco della sua breve ed intensa esistenza, gli artisti e i frequantatori dei pubblici ritrovi si abituano presto alla presenza di questo giovane italiano, dal volto bellissimo e malinconico, dagli occhi febbrili. Dipinge e si avvicina alla scultura e acquista fama e notorietà. Nel 1917 incontra Jeanne Hébuterne che ha solo 19 anni ma dedicherà a lui tutta la sua vita e gli starà accanto fino alla fine. Alla nascita della loro figlia segue un periodo abbastanza sereno: Jeanne e Amedeo sono felici, aspettano un altro bambino e progettano un viaggio in Italia. Ma la sorte vuole diversamente: ricaduto vittima della sua vita sregolata, Modigliani si ammala gravemente di nefrite a cui si aggiungono nuovi attacchi di tubercolosi. Ricoverato nel gennaio del 1920, morirà la sera del 24 a soli trentasei anni. L'indomani mattina Jeanne si getta dalla finestra del quinto piano. Non parteciparà ai suoi funerali ma gli sarà accanto per sempre nel cimitero di Père Lachaise. |
Amedeo Modigliani [materiale a stampa] . - Milano : Fabbri, 1963 . - [8] p., XVI p. di tav. : ill. ; 36 cm. In custodia. Lingua : Italiano ( ita) Parole chiave: | Modigliani, Amedeo Modigliani, Amedeo Opere | Indicizzazione: | 759.5 PITTURA ITALIANA | Sommario: | A Livorno, da una famiglia di origine ebrea, nasce il 12 luglio 1884 Amedeo Modigliani figlio di Flaminio gestore di un'attività finanziaria e di Eugenie Garsin ebrea di Marsiglia. Di salute gracile fin dalla prima infanzia, il piccolo Amedeo si ammala di pleurite prima e di tifo con complicazioni polmonari poi. Nel 1901 la tubercoli minaccia seriamente il suo debole organismo, costringendolo a un lungo periodo di cure e di riposo. Nel 1902 si iscrive all'Accademia di belle Arti di Firenze prima e di Venezia poi ma solo una città esercita un fascino irresistibile su di lui: Parigi, la capitale artistica d'Europa. E fra Montmartre e Montparnasse, i due quartieri in cui si svolgerà l'arco della sua breve ed intensa esistenza, gli artisti e i frequantatori dei pubblici ritrovi si abituano presto alla presenza di questo giovane italiano, dal volto bellissimo e malinconico, dagli occhi febbrili. Dipinge e si avvicina alla scultura e acquista fama e notorietà. Nel 1917 incontra Jeanne Hébuterne che ha solo 19 anni ma dedicherà a lui tutta la sua vita e gli starà accanto fino alla fine. Alla nascita della loro figlia segue un periodo abbastanza sereno: Jeanne e Amedeo sono felici, aspettano un altro bambino e progettano un viaggio in Italia. Ma la sorte vuole diversamente: ricaduto vittima della sua vita sregolata, Modigliani si ammala gravemente di nefrite a cui si aggiungono nuovi attacchi di tubercolosi. Ricoverato nel gennaio del 1920, morirà la sera del 24 a soli trentasei anni. L'indomani mattina Jeanne si getta dalla finestra del quinto piano. Non parteciparà ai suoi funerali ma gli sarà accanto per sempre nel cimitero di Père Lachaise. |
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