Titolo : | La cosa più importante | Tipo di documento: | materiale a stampa | Editore: | Roma : Orecchio acerbo | Data di pubblicazione: | 2018 | Titoli uniformi: |
ˆThe ‰important book
| Numero di pagine: | [24] p. | Ill.: | ill. | Dimensioni: | 26 cm | ISBN/ISSN/EAN: | 978-88-990648-3-9 | Note generali: | Traduzione di Lorenzo Spatocco
Pubblicato per la prima volta nel 1949 | Lingua : | Italiano (ita) Lingua originale : Inglese (eng) | Indicizzazione: | 813.52 NARRATIVA AMERICANA IN LINGUA INGLESE, 1900-1945 | Sommario: | La cosa più importante, il libro capolavoro di Margaret Wise Brown, che negli Stati Uniti è un classico intramontabile dal 1949 parla proprio di questo: è necessario ricercare le cose importanti, o meglio il cuore ?importante? degli oggetti, luoghi, spazi e momenti della quotidianità per rendersi conto della bellezza che ci circonda a cui non dobbiamo smettere di guardare, fin da piccoli.
Quando si guardano intorno i bambini notano piccoli dettagli importanti. Si accorgono dei colori, osservano le forme, percepiscono i suoni. La voce di un grande ha il compito di dare all?infanzia la libertà di essere sé stessa, ma anche quello di mettere un po? di ordine nello stupore di fronte alla scoperta del mondo. La struttura del testo si ripete, passando in rassegna una margherita, la pioggia, l?erba? e tra le pieghe recondite del libro troverete anche un grillo e il vetro! Il tono utilizzato potrebbe sembrare quasi bambinesco ma le parole e le immagini scelte per descrivere ogni soggetto sono molto curate e trasportano come per magia in un mondo incantato e contemporaneamente reale per la poesia delle parole e la bellezza delle illustrazioni nella continua alternanza tra bianco e nero e colore. Anche la clausola che (apre e) chiude ogni porzione di testo («La cosa PIÙ importante?») che fa emergere lo stereotipo caratterizzante di ogni elemento è sempre spiazzante e mai prevedibile fino in fondo. Ma come capita guardando attraverso un vaso pieno d?acqua, la realtà , una volta raccontata, traspare con chiarezza e l?autrice riflette sul fascino delle piccole cose senza dare niente per scontato, come del resto fanno i bambini nella fase cruciale dei ?perché?, concludendo questa esplorazione con un tu al piccolo lettore cui per tutto il corso del libro lei si era rivolta esplicitamente: «La cosa importante di te è che tu sei tu» |
La cosa più importante [materiale a stampa] . - Roma : Orecchio acerbo, 2018 . - [24] p. : ill. ; 26 cm. ISBN : 978-88-990648-3-9 Traduzione di Lorenzo Spatocco
Pubblicato per la prima volta nel 1949 Lingua : Italiano ( ita) Lingua originale : Inglese ( eng) Indicizzazione: | 813.52 NARRATIVA AMERICANA IN LINGUA INGLESE, 1900-1945 | Sommario: | La cosa più importante, il libro capolavoro di Margaret Wise Brown, che negli Stati Uniti è un classico intramontabile dal 1949 parla proprio di questo: è necessario ricercare le cose importanti, o meglio il cuore ?importante? degli oggetti, luoghi, spazi e momenti della quotidianità per rendersi conto della bellezza che ci circonda a cui non dobbiamo smettere di guardare, fin da piccoli.
Quando si guardano intorno i bambini notano piccoli dettagli importanti. Si accorgono dei colori, osservano le forme, percepiscono i suoni. La voce di un grande ha il compito di dare all?infanzia la libertà di essere sé stessa, ma anche quello di mettere un po? di ordine nello stupore di fronte alla scoperta del mondo. La struttura del testo si ripete, passando in rassegna una margherita, la pioggia, l?erba? e tra le pieghe recondite del libro troverete anche un grillo e il vetro! Il tono utilizzato potrebbe sembrare quasi bambinesco ma le parole e le immagini scelte per descrivere ogni soggetto sono molto curate e trasportano come per magia in un mondo incantato e contemporaneamente reale per la poesia delle parole e la bellezza delle illustrazioni nella continua alternanza tra bianco e nero e colore. Anche la clausola che (apre e) chiude ogni porzione di testo («La cosa PIÙ importante?») che fa emergere lo stereotipo caratterizzante di ogni elemento è sempre spiazzante e mai prevedibile fino in fondo. Ma come capita guardando attraverso un vaso pieno d?acqua, la realtà , una volta raccontata, traspare con chiarezza e l?autrice riflette sul fascino delle piccole cose senza dare niente per scontato, come del resto fanno i bambini nella fase cruciale dei ?perché?, concludendo questa esplorazione con un tu al piccolo lettore cui per tutto il corso del libro lei si era rivolta esplicitamente: «La cosa importante di te è che tu sei tu» |
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